Il Team Colpack racconta il Girobio.

ALBA ADRIATICA (TE), 9 giugno 2012 –  Ciao a tutti popolo che pedala… Sono Rossella e oggi voglio dare una mano a Bocchio e voglio descrivervi la parte tecnica lasciando a lui quella agonistica……. Loro pedalano e io organizzo….. È questo il succo del discorso. Quest’anno come avete potuto vedere abbiamo deciso di scrivere il nostro diario giornaliero, come sempre, ma abbiamo aggiunto parecchi filmati sia su Facebook che su Youtube che vi possono dare meglio l’idea delle nostre avventure e delle nostre disavventure………

Io stasera partirò dal Girobio per raggiungere gli altri nostri atleti che domani gareggeranno a Gavardo per poi fare ritorno domenica notte ….. Pazzia …. Beh se ci penso si ma…. Siamo in molti nelle squadre dilettanti a fare km e km e km….. Per parecchi potrebbe sembrare una cosa inutile o magari rischiosa ma qui al Girobio ci sono 6 dei nostri ragazzi e a casa ce ne sono altri che hanno bisogno di assistenza e soprattutto sono peggio delle zittelle gelose ahahahah…… Perciò domani si corre a Gavardo e domenica sera si torna al Girobio perche il Terminillo è sempre un arrivo da non perdere….. Io non l’ho mai visto ma mi dicono che non è tosto…. Di più…… Sopratutto dopo aver affrontato anche la tappa di domani che a mio parere “lè un pò lunghetta”….. 211 km……..

Meno male comunque siamo già abituati ai tempi del Girobio…. Questo è il quarto e ormai sappiamo già come entrare nei tempi di mister Brocci (l’organizzatore del Girobio)….. perché vi dico cosi? Quando per la prima volta arrivi al Giro ti sembra non ci sia nulla, ti senti un po’ spaesato, è come se ti togliessero qualcosa….. E sì….. Qualcosa o qualcuno….. Tu sei in gara con ragazzi, ma gli alloggi del personale sono da un altra parte e questa è la cosa che ti manca di più…

Non penso di parlare solo per me ma questa forse è la sensazione di molti ds che a volte e sopratutto quando si cena… Si sentono soli senza i loro atleti… non è una metafora gente, è la realtà perchè a volte senza atleti, senza radiolina ti senti proprio solo un autista.

Ma e ce sempre un ma….. Poi quando si abbassa la bandierina del primo giorno ti accorgi che è tutto ok……. Cristina ti ha trovato un bel hotel, Erica pensa al menù dei tuoi atleti, Amici e i suoi ti svuotano le strade quando arrivi, Dini e il suo gruppo ti fanno una cronaca perfetta, Delphine è fantastica non solo per il suo accento francese che è tanto chic ma perché non si perde mai una chiamata ed un guasto meccanico e poi all’arrivo c’è lo speaker che illustra alla perfezione tutti i risultati degli atleti in fuga. Il palco curato quest’anno dalla RCS ti proietta quasi in un mondo prof ….Oggi poi il medico del Girobio ha dato un grande appoggio morale al nostro Zilioli che è caduto e ha messo dei punti e gli ha detto ….." su su Zilioli tu sei un ciclista e puoi correre anche con i punti non ti preoccupare" …… Insomma si parte si corre si arriva e si riparte….tutti a tutta!

La cosa bella del Girobio è che gli avversari non sembrano più tali, i nemici sono tutti amici perché tutti hanno gli stessi diritti, doveri e possibilità….. Oddio non siamo nel mondo delle favole perché se ci sono dei regolamenti c’è sempre il solito furbo che fa finta di non aver capito…..ogni famiglia ha il suo cruccio…. Ahahahah…. Ma il Girobio con tutti i suoi difetti ha il pr