Il Team Colpack racconta il Giro della Valle d’Aosta.

CHATEL (FRANCIA), 22 luglio 2012 – GIORNO 5 – La domanda del giorno é sicuramente questa: in una tappa durissima come quella di ieri avrò fatto e sentito tantissime volte la fatidica domanda "Ohhh quanto manca al Gpm???"
Come al solito nonostante la tappa durissima che ci avrebbe atteso siamo partiti a tuttissima, primi 15km (merito anche della strada in discesa) percorsi ad una media di 58,6km/h con il gruppo frazionato in tantissime parti e con tutti che rincorrevano il gruppetto che li precedeva, fino al km 23 quando insieme ad un americano e un ragazzo del Cerone riusciamo ad avvantaggiarci e la fuga sembra andare… Ci giriamo e da dietro arriva un groppone di circa una 30ina di unità ma nessuno dei miei compagni… É la fuga buona quindi anche oggi missione riuscita e fuga centrata 🙂

Arriviamo in prossimità del primo Gpm di giornata con un vantaggio di 1’20" sul gruppo e da dietro Fausto riesce a rientrare intanto dietro il gruppo é guidato dai compagni della maglia gialla Aru e nel nostro gruppo di testa in numero 104 (l’uomo di classifica della Chipotle) si mette a scandire un ritmo che fa male , decimando il nostro gruppo di testa.
Si arriva al Gpm, tiro la discesa per non rischiare e fare le traiettorie e arrivati in fondo si rincomincia a girare in doppia fila, cosí fino all’imbocco del secondo Gpm il Col St. Pantaleon una salita lunga e logorante, senza pendenze impossibili ma sono comunque 15km di scalata.

Appena svoltiamo parte Bob Jungels della Leopard e l’unico che lo segue é un ragazzo della Palazzago e dietro di loro mi metto in testa per cercare di tener alta la velocità ma serve a poco perché il ritmo da me imposto é troppo blando e tanti corridori tentano di attaccare, quando mancano circa 6km al Gpm anche Fausto rompe gli indugi e parte portandosi dietro i migliori scalatori del gruppetto mentre io mi stacco prendendo il mio ritmo.

La mia fortuna é che il gruppo del migliori decimato a sole 16 unità mi riprende a poco meno di 2km dal Gpm quindi riesco a stare con loro e iniziare la discesa con i migliori della classifica generale.

In discesa Zilio e Penasa della Zalf supportati da me e Marcolin decidono di attaccare, cosí, dopo pochi km di discesa, Marcolin e io forziamo il ritmo e facciamo una discesa capolavoro…
Rimaniamo in 4, noi 4, dietro Aru poco staccato e dietro di lui il vuoto.
Una cosa improvvisata si rivela poi un capolavoro, a fondo discesa riprendiamo Fausto e appena rientra Aru io Fausto e il compagno di Fabio ci mettiamo a tirare a tutta per non far rientrare gli uomini di classifica attardati in discesa.
In parte ci riusciamo perché puntiamo il terzo Gpm con Zilio insieme ad Aru ed un atleta kazako e dietro Formolo, Bongiorno e Manfredi che rincorrono i primi; a questo punto io mi stacco e davanti la corsa procede con la situazione invariata sempre Jungles da solo, Zilio e gli altri all’inseguimento.

Arrivato in cima al Gpm tiro un sospiro di sollievo la tappa é quasi finita, discesa qualche km di piana e poi salita finale.
Arrivato in fondo alla discesa avrei voluto mettere piede a terra, io e un ragazzo americano che avevo recuperato in discesa ci troviamo un vento in faccia assurdo, fortissimo roba da andare a 15 allora spingendo a fondo… Volevo morire le gambe erano diventate 2 tronchi 🙂 comunque si procede di comune accordo e arriviamo così all’ultima salita sulla quale esausto devo mollare la sua ruota per prendere il mio passo e arrivare al traguardo.

Per non dilungarmi tr